L'ex c.t. della Nazionale Italiana Giampiero Ventura ritorna a parlare della clamorosa sconfitta con la Svezia a Radio Anch'io Sport su RadioRai. Subito una domanda sull'attuale ciclo iniziato da Roberto Mancini e sull'impegno di Nations League di venerdì contro la Polonia al Dall'Ara di Bologna: "La seguirò con passione, da grande tifoso, l'azzurro per me è qualcosa di speciale ed importante. Mancini ha la possibilità di lavorare con un buon materiale. I giovani? Giocano troppo poco e non hanno grande esperienza a livello internazionale. Ci sono potenziali grandi talenti e quando sbocceranno faranno le fortune della nostra nazionale". Riflette anche sui giovanissimi convocati da Mancini: "Anche io e il mio staff avevamo intrapreso quella strada con gli stage".
Ventura ripensa alla mancata qualificazione al Mondiale di Russia: "Difficile smaltire una delusione così grande, qualcosa epocale. Mio addio? Mi hanno sempre insegnato che nel calcio si vince in 11 e si perde in 11, sono a posto con la mia coscienza e ho mantenuto sempre un atteggiamento professionale. Tavecchio? Non l'ho più sentito, non aggiungo altro". L'ex allenatore del Torino apre ad un nuova esperienza in panchina (con il giusto progetto, anche in campionati minori): "Ho voglia di ripartire da una nuova avventura, è stata una lunga e dura estate per me, ma ho ritrovato lo spirito giusto. Posso dimostrare ancora tanto. Offerte? Ne ho ricevuto una da una società di Serie A, abbiamo discusso però non è andata in porto. Ho voglia di allenare, se ci fosse la possibilità, anche in B".