"E' la pagina più triste da quando ho preso il Verona. Faremo sicuramente delle iniziative fin da sabato, daremo segnali forti". Con queste parole il presidente del Verona, Maurizio Setti, condanna duramente i cori offensivi rivolti a Piermario Morosini ieri a Livorno da un gruppo di ultrà dell'Hellas durante la partita allo stadio Picchi. "Sono cose che non fanno parte del calcio - prosegue Setti ai microfoni di Sky -. C'erano 700 tifosi, quelli che hanno fatto i cori non sono più di 10-15. So che anche la Lega di Serie B si sta prodigando. Verona come squadra e tifosi, ma anche come città, non è quella dell'episodio di ieri. Da parte nostra e del sindaco Tosi continueremo la battaglia per avere stadi puliti, dove possono andare le famiglie. Ieri c'erano 700 tifosi, stiamo parlando di pochi deficienti. Da presidente voglio prima di tutto vincere il fair play, Verona merita palcoscenici ben diversi".
Anche Flavio Tosi, sindaco di Verona, condanna i cori contro Morosini: "Quei quattro stupidi ignoranti che hanno compiuto quel gesto esecrabile - dichiara - hanno infangato la numerosissima e corretta tifoseria del Verona; dovrebbero provare a pensare a come si saranno sentiti i congiunti del povero Piermario Morosini. Per questo, se verranno individuati e perseguiti, la Giunta Comunale, a nome della Città, si costituirà parte civile nei loro confronti e devolverà in opere benefiche l'eventuale risarcimento".