Lo stadio di San Siro ospita questa sera l'attesissimo match di Champions League tra Milan e Barcellona. Già qualificate entrambe agli ottavi di finale, le due squadre si contendono la vetta del girone H. Chi sarà più decisivo? Ibrahimovic, che ha un conto in sospeso con i blaugrana e con Pep Guardiola? O il solito Messi?
Datasport ha messo a confronto gli undici titolari: sei sono del Milan e cinque del Barcellona. Guardiola pareggia il conto, senza contare che gli spagnoli faranno a meno di Dani Alves e Iniesta.
1) Abbiati-Valdes: il numero 1 rossonero sta disputando una Champions di alto livello e ancora si fa preferire in termini di esperienza allo spagnolo, che spesso e volentieri è spettatore non pagante. ABBIATI
2) Abate-Puyol: in termini assoluti non c'è paragone, eppure a destra il biondo fresco di Nazionale può garantire spinta e corsa, mentre il riccioluto spagnolo -fuori ruolo - si limiterà a contenere. ABATE
3) Nesta-Piqué: il 35enne ex Lazio è ancora capace di garantire velocità e qualità negli interventi. Ma Piqué è uno degli interpreti migliori della difesa, perché sa chiudere e ricostruire con la stessa classe. PIQUE'
4) Thiago Silva-Mascherano: confronto impietoso tra il fuoriclasse brasiliano, il numero 1, e un argentino che si è riciclato difensore centrale per il traffico in mezzo al campo. THIAGO SILVA
5) Zambrotta-Abidal: dopo una carriera costellata di successi, il laterale rossonero cerca di restare a galla con il mestiere. Il francese, rientrato ancora più forte dopo il tumore al fegato, può far male in progressione. ABIDAL
6) Van Bommel-Xavi: per quanto l'olandese dia fosforo e detti i tempi della manovra, il campione del mondo è da molti considerato il più forte calciatore sul globo. Piedi paradisiaci e rapidità di pensiero: inarrivabile. XAVI
7) Aquilani-Fabregas: più che buono l'inizio di stagione dell'ex Liverpool, che sta dimostrando di meritarsi i palcoscenici europei dopo gli anni bui. Ancora migliori i primi mesi di Barcellona dello spagnolo, a suo agio tra i funamboli. FABREGAS
8) Seedorf-Busquets: se la Champions League avesse un volto, sarebbe quello dell'orange Clarence e della sua purissima tecnica. Il mediano iberico è un punto di riferimento per i blaugrana, perché pressa e costruisce. Ma le quattro coppe con le orecchie con tre squadre diverse hanno un peso specifico enorme. SEEDORF
9) Boateng-Sanchez: estroso l'uno, fulmineo l'altro. Il ghanese ha potenza e personalità, il cileno dribbling e scatto. Al momento Kevin Prince sposta maggiormente gli equilibri, della squadra in cui milita e dei match che disputa. BOATENG
10) Ibrahimovic-Messi: un grande campione e un fenomeno. Una sfumatura che in Champions diventa divario colossale. Lo svedese non è quasi mai decisivo in Europa, l'argentino quasi mai sbaglia quando conta. MESSI
11) Pato-Villa: il confronto più serrato. Il giovane brasiliano ha dimostrato - quando non infortunato - di avere mezzi tecnici e atletici devastanti (si rammenti il gol dell'andata). Il veterano spagnolo, che a momenti sparisce al cospetto degli altri palleggiatori del Barcellona, continua a far ciò per cui è stato pagato: segnare. Tra i due, in prospettiva, scegliamo il rossonero. PATO
Allegri-Guardiola: il livornese ha impiegato pochissimo tempo per abituarsi all'atmosfera milanista. Pacato, controllato e soprattutto vincente. Sull'altra panchina però c'è Pep, perfetto pilota di una macchina perfetta. GUARDIOLA