La campanella di inizio attività non suona soltanto per le scuole ma anche per le categorie più anziane del maxibasket, dagli azzurri Over 65 a quelli Over 80, riunite nella associazione Over Sport Italia. Riunione per tutti venerdì 18 settembre a Montegrotto, vicino a Padova. Qui si riunirà la sera di venerdì il Consiglio Direttivo, mentre per sabato, ore 14, è stata convocata l’assemblea ordinaria per tutti i soci. Ci sarò spazio per un allenamento, alla fine del quale il direttore tecnico Gianni Trevisan selezionerà i giocatori che domenica si recheranno a Vo’ Euganeo per disputare una partita contro una rappresentativa padovana.
Come si ricorderà Vo’ fu uno dei paesi dove in febbraio, all’inizio della pandemia si verificarono parecchi contagi da CoronaVirus; fu anzi il primo focolaio italiano e il paese fu classificato ‘zona rossa’ e sottoposta a controllo rigido. I suoi abitanti osservarono in modo esemplare la restrizione. Che, proprio per il corretto comportamento, non ebbe una lunga durata. Già in marzo si pensò di festeggiare la fine del regime di ‘zona rossa’ con una partita di basket fra una gli Irriducibili Basket Padova e la rappresentativa azzurra Over. All’epoca, però, il Covid imperversava e si decise di rinviare l’incontro.
Contro la nazionale Over gli Irriducibili Basket Padova partono con qualche vantaggio. Innanzitutto sono cresciuti in una zona ‘calda’ per il basket, sport divenuto popolare fin dagli anni Sessanta, quando il Petrarca Padova era capace di battere il Simmenthal Milano. In secondo luogo hanno il vantaggio dell’età; i giocatori che hanno più di 50 anni si contano sulle dita di una mano, per il resto sono dei quarantenni in gamba. Infine sono allenati. A giugno gli Irriducibili hanno vinto il Torneo “#Summer Lig” (sic!) e vantano comunque importanti successi in àmbito CSI. La nazionale di Gianni Trevisan non è composta sono soltanto dagli Over 65; ci saranno anche Over 70 e 75. Non sono pochi quelli che ai loro bei dì hanno giocato in serie A . Fra questi il bomber Mimmo Giroldi, Marco Veronesi, Giorgio Papetti e lo stesso Gianni Trevisan, che unirà all’abilità di allenatore anche quella di giocatore. Saranno sufficienti esperienza e classe a resistere ai più giovani e prestanti Irriducidili? Staremo a vedere.
Vo’ è un paese di grande sensibilità sportiva. Nello scorso luglio è stato protagonista di una iniziativa solidale nel segno del ciclismo, quando un gruppo di ciclisti sono partiti da Cologno (altro paese finito in regime di ‘zona rossa’) per raggiungere Vo’, dove era posto il traguardo. Nella parte finale al gruppo partito da Cologna si sono uniti i ciclisti di Vo’ , con l’azzurra olimpica di Rio 2016 Francesca Pattaro. La solidarietà ha unito i due paesi simbolo della lotta contro il Covid 19 con una pedalata di 180 chilometri nel segno dell’amicizia.
Dal ciclismo al basket, ancora nel segno dell’amicizia. Oltre che della salute: perché fare sport è di ottimo antidoto contro il CoronaVirus. Vo’ è un paese abbastanza piccolo (3.270) abitanti ma che lo sport rende grande. Del resto ai primati è abituato: è il comune italiano (ma forse europeo) più corto da scrivere, ed è stato il primo focolaio italiano di Covid. Finiamo con una curiosità: il nome di Vo’ riflette il latino vadum (guado), passato da Va(d)o a Vao e infine a Vo’. I suoi abitanti si portano dietro l’origine latina: si chiamano Vadensi.
Mario Natucci