Straordinaria impresa di Casalmaggiore che in finale di Champions batte 3-0 la formazione turca del VakifBank Istanbul e si laurea campione d’Europa per la prima volta: 25-23, 25-23, 25-22 i parziali che mandano in estasi il sestetto di coach Barbolini e riportano in Italia un trofeo che mancava da sei anni (l’ultimo successo era stato quello di Bergamo nel 2010). Leggendaria Francesca Piccinini che vince la sesta Champions in carriera.
Finisce nel migliore dei modi la strepitosa avventura di Casalmaggiore nella Final Four di Champions League al PalaGeorge di Montichiari. All'esordio nella competizione la squadra di coach Barbolini, dopo avere battuto 3-0 in semifinale le russe della Dinamo Kazan, bissano il trionfo anche in finale piegando la resistenza del Vafik Bank Istanbul, considerata la più forte formazione del mondo. Un successo netto, arrivato dopo poco più di un'ora e mezza di gioco, che catapulta la Pomì nella storia della pallavolo. Per la squadra rosanero, nata nel 2008, si tratta del terzo trofeo in bacheca - di sicuro quello più prestigioso - dopo lo scudetto dello scorso anno e la Supercoppa italiana vinta lo scorso ottobre in finale contro Novara.
L'Italia torna così sul tetto d'Europa dopo un'attesa che stava iniziando a diventare lunga: l'ultimo successo di una squadra del nostro paese risaliva all'edizione 2009-10 quando Bergamo, bissando il trionfo dell'anno precedente, piegò in finale un'altra turca, il Fenerbahce. Serata magica per Francesca Piccinini, che a 37 anni vince la sua sesta Champions League in carriera, e per coach Massimo Barbolini che diventa campione d'Europa per la terza volta: ci era già riuscito nel 1996 alla guida di Matera e nel 2006 con Perugia. Insomma, ogni dieci anni l'ex commissario tecnico della Nazionale azzurra lascia il segno in Champions.
Nel tabellino dell'incontro spiccano i 14 punti della Piccinini (eccezionale anche oggi) e i 13 di Jovana Stevanovic, superlativa in fase difensiva (ben 5 i punti a muro). In doppia cifra va anche Valentina Tirozzi (11) mentre al VakifBank di Giovanni Guidetti non basta una grande prova di Robin De Kruijf (per lei 13 punti con 4 muri vincenti). Stavolta la Turchia, che lo scorso anno vinse il titolo con l'Eczacibasi Istanbul facendo piangere Busto Arsizio in finale, si deve inchinare: la vendetta è servita, Casalmaggiore (e l'Italia) possono godere.