Servivano tre imprese, non sono arrivate. Il giovedì nero del volley italiano fa registrare tre prevedibili ma dolorose eliminazioni dalla Champions League di volley. In campo maschile Zenit Kazan e Belchatow, dopo i 3-0 dell'andata, sconfiggono ancora Piacenza (3-2 il punteggio sulla Copra) e Macerata (3-1 sulla Lube). In campo femminile, invece, è la Dinamo Mosca a far fuori la Rebecchi Nordmeccanica ribadendo in Russia il 3-0 dell'andata.
Sconfitta comunque onorevole quella degli uomini di Piacenza: la squadra di Radici, in terra russa, perde 3-2 (25-13, 24-26, 25-14, 30-32, 15-10) ma riesce ad interrompere la lunga serie di successi senza lasciare per strada un set dello Zenit. Ma la qualificazione di Kazan è in cassaforte già dal terzo periodo, vinto con un netto 25-14 e utile a strappare il pass per i playoff a 6. Troppo forte la squadra di Alekno per sperare di competere, ma in casa Copra rimane quantomeno la soddisfazione di aver lottato con vigore. Discorso simile si può fare per Macerata, che in Polonia doveva ribaltare il 3-0 subito in casa all'andata: niente da fare, contro Belchatow arriva una sconfitta per 3-1 (26-24, 19-25, 25-22, 25-21) al termine di una sfida più combattuta di quanto non dica il punteggio.
In campo femminile non c'è gara nemmeno al ritorno tra Dinamo Mosca e Piacenza: si partiva dal 3-0 dell'andata, e i parziali di 25-20, 25-16 e 25-15 favorevoli alle russe non hanno fatto altro che confermare l'inferiorità della formazione di Gaspari. La Rebecchi Nordmeccanica allunga la sua partita nel terzo set solo a causa di un guasto all'impianto di illuminazione, poi arriva lo stop nella prima fase ad eliminazione diretta. Tutto come l'anno scorso, quando Piacenza si arrese a Zurigo.