Non ce l'ha fatta l'Italia a vincere il suo primo World Grand Prix Volley. Dopo essere arrivate in finale sconfiggendo corazzate come Stati Uniti e Cina, le azzurre si sono dovute arrendere alle brasiliane, al loro 12esimo oro in questa competizione, con un punteggio finale di 3-2. Le ragazze di Davide Mazzanti hanno sofferto la difesa brasiliana, in particolare i muri alzati dalla Adenizia su cui più volte ha impattato anche l'Egonu.
Ci hanno provato in tutti i modi le azzurre a sfatare il doppio tabù composto da Brasile (l’ultima vittoria dell'Italvolley femminile ai danni delle brasiliane risale alla Coppa del Mondo 2011 quando poi l’Italia salì sul gradino più alto del podio) e World Grand Prix (mai vinto dalla nostra nazionale), senza riuscire però nell'impresa. La giovanissima nazionale guidata da Davide Mazzanti non ha però sfigurato, giocando una gara di grinta e talento su cui ha avuto però la meglio l'organizzazione e l'esperienza verdeoro.
Il primo set è l'immagine di quella che sarà la gara: un continuo botta e risposta fatto di schiacciate e muri senza che una squadra riesca a imporre la propria superiorità sull'altra. A conquistarlo sono le brasiliane che, in una sfida all'ultimo punto, approfittano dell'errore della Egonu che con una schiacciata imprecisa regala il punto del 24-26 . Il secondo set è di marca azzurra con le ragazze di Mazzanti che mettono in campo tutte le loro qualità tecniche. Non servono nemmeno tutti e sette i set point conquistati dalle italiane, ne basta uno alla Bonifacio per riportare il risultato complessivo in parità, chiudendo 25-17. Il terzo set è però un incubo per Egonu e compagne che si vedono rimontare 6 punti di vantaggio grazie anche ai muri di una Adenizia in giornata di grazia. Il finale è 22-25 con proprio la brasiliana che stoppa l'invettiva della Bosetti. Il morale delle azzurre potrebbe sprofondare ma l'Egonu prende per mano le compagne prendendo le misure alle brasiliane schiacciata dopo schiacciata. A poco però serve il 25-22 conquistato dall'Italvolley nel quarto set visto che al tie-break il Brasile non sbaglia più nulla. Il finale è di 15-8 che per le verdeoro vuol dire dodicesimo titolo in questa competizione. Resta il rammarico per un'impresa solo sfiorata da coach Mazzanti e le sue ragazze anche se alle azzurre non può che andare l'onore delle armi e l'applauso per quanto fatto in un solo anno di lavoro, dopo la rivoluzione che è seguita alla delusione di Rio 2016.