Il sorriso dei giorni migliori e nessuna voglia di fare polemica. Al termine dell'undicesima tappa della Vuelta 2015 Fabio Aru indossa la maglia rossa, smorza gli entusiasmi ed elogia l'Astana, nonostante una tattica di squadra che non sembra certo averlo avvantaggiato: "Avevamo pianificato già tutto stamattina - le sue parole a caldo -, Landa doveva vincere la tappa ed è successo. Se lo merita, per me tutta la squadra è stata eccezionale".
Non si può negare che l'Astana abbia avuto ragione prendendosi tappa e maglia, ma se sull'ultima ascesa a Cortals d'Encamps Landa avesse aspettato Aru per scortarlo ora i distacchi tra il sardo e i rivali di classifica sarebbero molto più ampi. Aru non la pensa così: "Devo dire grazie a ciascuno dei miei compagni per il lavoro svolto - prosegue l'azzurro -. Abbiamo dimostrato ancora una volta di essere una squadra unita e forte".
Adesso viene il bello. Nel fine settimana Fabio deve sfruttare il suo stato di forma per prendere margine sugli avversari e arrivare in sicurezza alla crono individuale di Burgos: "Non voglio perdere la concentrazione. Mancano ancora dieci tappe a Madrid, dobbiamo restare tranquilli e continuare a lavorare giorno per giorno. Poi - conclude Aru - tireremo le somme".