Dopo la cronometro di Malaga, che ha visto trionfare Rohan Dennis, la Vuelta riparte da una tappa solo apparentemente per velocisti: il via viene dato a Marbella, l'arrivo è fissato a Caminito del Rey, su una strada piana preceduta da uno strappetto che lascia sul posto molti velocisti, dopo 163.5km affrontati a ritmo davvero sostenuto. La tappa viene inizialmente scandita da una fuga a sette: all'attacco Gougeard (Ag2r), De Gendt (Lotto-Soudal), Rolland (Education First), Torres (Burgos-BH), Lastras (Caja Rural), Saez (Euskadi) e Mate (Cofidis). Il gruppo, vista la presenza di due attaccanti nati come Rolland e De Gendt, non ha lasciato fare, facendo arrivare il vantaggio intorno a 4' e non oltre. La Bora-Hansgrohe ha riportato sotto il plotone, accorciando notevolmente il distacco, ma poi tutto è cambiato rapidamente. Il lavoro della Sky ha ricompattato il gruppo, spezzando la resistenza di Gougeard e Rolland, ultimi a mollare dalla fuga: tutti insieme ai -20, e il ritmo dei britannici ha mandato ko Sagan e Rohan Dennis, che si sono staccati e hanno privato la tappa di due protagonisti. Ai -10 via anche all'azione della Movistar, che ha fatto staccare Vincenzo Nibali, che come previsto ha deciso di uscire di classifica e proseguire col suo passo, visto che la condizione è ben lontana dal 100%.
A quel punto, il gruppo ha approcciato velocemente lo strappo finale: vani i tentativi di Kruijswijk e De Plus, entrambi ripresi da un Valverde scatenato. L'iberico è andato poi a vincere, battendo il compagno d'attacco Kwiatkowski all'arrivo e vincendo l'ennesima tappa alla Vuelta: la prima vittoria in casa era arrivata nel 2003, 15 anni fa, e ora arriva un nuovo successo. L'Embatido trionfa così a Caminito del Rey, precedendo Kwiatkowski, che si consola con la maglia rossa di leader: a 3'' il primo gruppetto dei big, regolato da De Plus, Kelderman e Bennett e comprendente anche Quintana. 8'' di distacco invece per Simon Yates e Aru, mentre Lopez ha addirittura perso 19'' e Zakarin è crollato a 1'01''. Nibali ha chiuso a 4'04'', mentre prosegue il calvario di Richie Porte: l'australiano, debilitato dal virus intestinale, chiude a 13'31'' coi velocisti. La sua Vuelta è già irrimediabilmente compromessa. Domani la corsa ripartirà con la prima tappa per sprinter: partenza da Mijas e arrivo ad Alhaurin de la Torre dopo 178.5 che prevedono un paio di salite iniziali e tanta pianura nella seconda metà di tappa. A meno di clamorosi colpi di scena, si arriverà alla volata: si ripartirà con Kwiatkowski leader, in una classifica che lo vede guidare con 14'' su Valverde e 25'' su Kelderman. Il primo italiano nella generale è Felline, 6° a 30'', con Fabio Aru 19° a 47''.