Un successo inseguito per venti anni, ma alla fine la Toyota ce l'ha fatta: la 24 Ore di Le Mans è finalmente sua. I nipponici hanno semplicemente confermato un pronostico che alla vigilia li vedeva grandi favoriti, essendo l'unico costruttore ufficiale al via nella categoria più performante, la Lmp1.
La Toyota scrive una delle pagine più belle della sua storia, ma vale lo stesso anche per Fernando Alonso, che centra al primo colpo il successo nella regione della Sarthe, e lo fa in coppia con Kazuki Nakajima e Sebastien Buemi, sulla Ts050 numero 8. Battuta la concorrenza della vettura gemella, la numero 7, che chiude al secondo posto con buona pace di Kobayashi, Lopez e Conway. Nonostante uno stop and go nella prima parte di gara, l'equipaggio numero 8 ha saputo rimontare bene, con Fernando Alonso velocissimo nella notte per poi lasciare il sedile a Nakajima, l'artefice del sorpasso decisivo.
Come detto, un successo annunciato, in quanto Toyota era l'unica a schierare delle Lmp1 ibride, con le altre Lmp1 dei privati che hanno dovuto fare gara a parte, ed il terzo posto assoluto è andato alla Rebellion di Laurent, Beche e Menezes. Nella categoria Gt invece dominio Porsche, che piazza la doppietta nella proprio categoria.
Un successo storico come detto non solo per la Toyota ma anche per Fernando Alonso, che ora è ad un passo dalla mitologica “Tripla Corona”, ovvero il successo in F1, sia del mondiale sia a Montecarlo, alla 24 Ore di Le Mans ed alla 500 Miglia di Indianapolis. Solo quest'ultima manca al palmares di Fernando, ed è a questo strepitoso traguardo a cui punto lo spagnolo: fino ad oggi c'è riuscito solo il grande Graham Hill, che però, già dal prossimo anno, potrebbe non essere più il solo a fregiarsi della mitologica “Triple Crown”.