Il momento non felicissimo della Serie A italiana è sotto gli occhi di tutti e non poteva certo sfuggire a un acuto osservatore del calcio mondiale come Arsene Wenger. Il tecnico francese dell'Arsenal, nel corso di una lunga intervista concessa al sito ufficiale dei Gunners, ha identificato le cause della crisi del calcio nostrano: "La Serie A era estremamente competitiva negli anni '90 - la sua opinione - era il miglior campionato al mondo. Hanno distrutto tutto allargando a 20 squadre e vendendo individualmente i diritti televisivi".
"Negli anni '90 - prosegue Wenger - per diventare un top player dovevi passare dall'Italia. Maradona al Napoli, Gullit e Van Basten al Milan, ovunque ti giravi vedevi un grande giocatore. La ragione principale era una: c'erano solo 16 squadre e quattro retrocedevano ogni anno. Una squadra poteva giocare per piazzarsi in Uefa e per non retrocedere allo stesso tempo: ciò significa che ogni partita era assolutamente drammatica, ed era sensazionale. Poi hanno distrutto tutto anche con gli scandali: corruzione, doping, hanno distrutto la credibilità del loro calcio. Nella testa della gente i sospetti restano, ma credo che adesso siano puliti. Per un bel po' di tempo non lo sono stati".