L'incontro tra l’americano John Isner e il francese Nicolas Mahut è stato giocato nel primo turno del torneo di Wimbledon 2010, dal 22 al 24 giugno. Durato 11 ore e 5 minuti è diventato il match professionistico più lungo mai disputato della storia del tennis. Nicolas Mahut nel giugno 2010 era classificato al centoquarantottesimo posto nel ranking Atp, una posizione troppo bassa per accedere al tabellone principale del torneo londinese. Partecipa quindi alle qualificazioni con la testa di serie numero ventisette. Nel secondo turno supera Alex Bogdanović con il punteggio 3-6, 6-3, 24-22 e nell'ultimo turno sconfigge Stefan Koubek in cinque set in rimonta, con il risultato finale di 6-7, 3-6, 6-3, 6-4, 6-4. I due protagonisti entrano sul campo 18, il 22 giugno alle 18.18. I primi due set scorrono velocemente con una durata di circa mezz'ora l'uno: il primo vinto dall'americano 6-4 e il secondo dal francese 6-3. Il terzo set risulta un po' più combattuto concludendosi al tie-break per 7-6 in favore di Mahut, che si porta quindi in vantaggio per due set a uno. Nel quarto la durata aumenta ancora, superando l'ora, e per la seconda volta si decide tutto al tie-break, questa volta 7-6 in favore dello statunitense che pareggia i conti. A questo punto il match viene sospeso alle 21.03 per la troppa oscurità sul campo. Il quinto set inizia il 23 giugno alle 14.07 e, dopo più di sette ore con i due avversari in parità per 59-59, viene sospeso nuovamente per oscurità alle 21.10.
Nella giornata hanno già superato il record diventando i protagonisti del match più lungo nella storia del tennis sia per numero di game giocati che per tempo effettivo in campo. Si sono dati cambio sul campo ben cinque team diversi di raccattapalle, mentre il giudice di sedia, Mohamed Lahyani, è rimasto al suo posto per tutte le sette ore di gioco. Visto il gran numero di record già superati viene proposto da più addetti ai lavori, tra i quali John McEnroe che seguiva il torneo quale commentatore, di concedere ai due tennisti l'onore di giocare sul campo centrale. La richiesta non viene accolta e per il terzo giorno consecutivo Isner e Mahut si ritrovano insieme sul Campo 18. Il match riprende dal 59 pari alle 15.42. Dopo aver vinto il game del 60-59 John Isner ha raggiunto il centesimo ace nella partita e quindici minuti dopo, sul 62-62, anche il francese raggiunge la stessa quota. Superate le undici ore in totale, al suo quinto match point Isner riesce a uscirne vincitore con il punteggio finale di 6–4, 3–6, 6–7, 7–6, 70–68. Al termine dell'incontro, è stato consegnato ad entrambi i giocatori un riconoscimento speciale da Tim Henman e Ann Haydon-Jones da parte dell'All England Club. Il club ha inoltre posto una speciale placca commemorativa del match nel campo 18. Mahut ha donato ricordi del match al museo della International Tennis Hall of Fame. In qualità di vincitore, Isner è avanzato al secondo round, dove ha incontrato Thiemo de Bakker il 25 giugno alle 12.00 sul campo 5.
Il match era inizialmente programmato per il giorno prima. Anche de Bakker aveva avuto un primo round molto lungo, finito 16-14 al quinto set, ma aveva comunque avuto un giorno di riposo in più. Isner perse per 0-6, 3-6, 2-6 in soli 74 minuti; è stato il match più breve a Wimbledon fino a quel momento, e Isner ha avuto più volte bisogno dell'intervento medico per problemi al collo e alle spalle. Isner doveva anche andare in campo per il doppio insieme al suo partner Sam Querrey il 24 giugno, contro Michał Przysiężny e Dudi Sela, ma il match, inizialmente posticipato anch'esso al giorno dopo, non si è giocato in quanto Isner si è ritirato per problemi ai piedi. Mahut ha invece giocato il suo incontro di doppio (con Arnaud Clément contro Colin Fleming e Ken Skupski) la sera del 24 giugno, sempre sul campo 18. Il match è stato sospeso dopo il primo set, vinto da Fleming/Skupski. Per problemi di incastri con altri match, l'incontro è ripreso solo il 26 giugno sul campo 14 e Fleming/Skupski hanno vinto 7-6, 6-4, 3-6, 7-6. Isner e Mahut si sono reincontrati curiosamente anche al primo turno del torneo di Wimbledon dell'anno successivo; ha vinto ancora Isner, stavolta più rapidamente, in 2 ore e 3 minuti, con il punteggio di 7-6, 6-2, 7-6. Curiosamente tutti e 4 i precedenti tra Isner e Mahut si sono svolti su erba, con un bilancio di 3-1 per l'americano.