Cernusco sul Naviglio è un centro molto attivo con la boxe, grazie alla Testudo, la società di Carlo Nori, già presidente della Lega Pro, persona di grande passione, affiancato da Alessio Taverniti, il motore del gym, un maestro che sta facendo crescere molti giovani, in particolare Matteo Nori jr. gigante di 16 anni, ormai nel giro della nazionale youth. L’8 marzo la Testudo ha ospitato la sfida Lombardia-Inghilterra al femminile, riscuotendo grande successo. Nell’occasione attuale l’appuntamento si sposta al Centro Comunale Sportivo, impianto più ampio e idoneo per la manifestazione che contempla due eventi. Nel tardo pomeriggio dalle 18, l’Italia Thunder ospita i leoni britannici che arrivano ben decisi a vincere, come da pronostico. Diciamolo chiaro, il nostro team è modesto in rapporto ai rivali. In stretta economia, quadri ridotti al minimo e i miracoli a parte qualche eccezione, si sono fermati ai tempi di S. Francesco e pochi altri santi. Il bilancio lo certifica: due sconfitte, una in casa a Roma contro la Francia l’altra a Liverpool e una vittoria di misura a Firenze, al cospetto della Croazia. L’impegno di Cernusco è decisamente arduo. Lo staff tecnico è alle prese con problemi di vario tipo e lo dimostra la difficoltà a formare il quintetto che venerdì affronta i britannici, con presenze in abbondanza.
Per capire la differenza, la Gran Bretagna ha iscritto 45 atleti, l’Italia la metà e non tutti disponibili. Oltre al favore dei giudici. A Liverpool, senza mettere in dubbio la loro superiorità complessiva, i giudici e gli arbitri hanno favorito in modo indecoroso Luke McCormack (64) contro Di Lernia che aveva stravinto e neppure Clemente Russo (91), apparso in ripresa contro il bulgaro Pantaleyev, aveva perduto. D’altronde paghiamo il non peso politico a livello europeo e mondiale. La sfida odierna sulla carta ci è ostile. Gli ospiti arrivano con Cawley (52) ventenne in grande spolvero, campione nazionale 2016 opposto al debuttante Grande, tricolore 2014, vice nel 2017 e 2015, atleta generoso ma un po’ monocorde. Nei leggeri battesimo per il milanese Fateh Benkurichi, allievo della Domino del maestro Pino Caputo, presenze in nazionale, con doppio passaporto (italiano e inglese), tricolore nel 2014, ha preso parte al campionato inglese 2016 a Liverpool nei 64 kg. uscendo ai quarti ad opera di Mason Smith, giunto secondo. Lo scorso anno è passato pro, ottenendo due vittorie, una a Londra, l’altra a Roma con uno pseudonimo strano. Molto mobile anche se privo di potenza, trova il bielorusso Dzmitri Asenau, salito di categoria, titolare agli europei 2017, perdendo di misura (2-1) con l’inglese McGrail giunto all’oro. Elemento molto forte e valido.
Confermato il romano Mirko Natalizi nei welter, deludente agli assoluti di Gorizia, sembra aver ritrovato condizione e rendimento nella prova di Roma. Di fronte il più esperto Cyrus Pattison, 23 anni, vice campione 2015, chiuso in nazionale da Pat McCormack, ha l’opportunità di mettersi in luce. Confronto abbastanza aperto. Negli 81 kg. il plurimedagliato irlandese Joseph Ward, il mancino di 24 anni, che domina in Europa da anni, al quale mancano solo gli ori olimpico e mondiale. Qui l’Italia ha dovuto cercare un avversario all’estero, non avendo un mediomassimo disponibile a sacrificarsi, visto il risultato scontato. Scelta perlomeno eccentrica. Parliamo del bulgaro Blagov Naidenov, che nel 2014 a 18 anni, vinse il titolo nazionale youth. L’anno dopo passa pro e debutta a Cluj in Romania, dove il locale Ionut Trandafir dal record più che modesto: 14-26-1, lo mette ko al secondo round. E’ il 21 febbraio 2015, da quel momento si perdono le tracce. Ritrovate dopo tre anni per presentarlo nel team italiano contro Ward! Nessun commento. Infine la sfida più attesa nei +91. Il gigante romano Guido Vianello ritrova l’inglese Frazer Clark a distanza di un anno. Il 23 marzo 2017, sul ring di Londra i due giganti si affrontarono e i giudici col solito spirito patriottico premiarono l’inglese con un bugiardo 2-1, confermando la propensione al furto sportivo degli albionici, vedi Joshua-Cammarelle come esempio universale.
Tra l’altro a Londra, Clark nel secondo round finì col sederino sul tappeto, ma il solito giudice marocchino e quello ungherese premiarono l’inglese, mentre solo lo spagnolo ebbe il coraggio delle verità. Vedremo stavolta chi saprà far meglio. L’inglese è l’attuale vice campione europeo. Vianello sta completando la metamorfosi atletica e mentale. Conclusa la parte WSB, verso le 20.30 luci sul ring per la serata allestita dalla Loreni Boxe, col tricolore welter, vacante dopo la rinuncia forzata di Dario Morello, infortunatosi in allenamento. Tocca al ferrarese Nicola Cristofori (8-1-1) 23 anni al primo tentativo e al varesino Michele Esposito (11-3-1) 32 anni, già campione nel 2015, contendersi la cintura. Pronostico incerto, d’un filo verso Esposito che sembra più consistente sul piano atletico. Cristofori, mancino longilineo dovrà lavorare di gambe e usare i colpi diritti per evitare la corta distanza. Compito non facile. Rivedremo il mosca Obbadi (14-1) allievo di Boncinelli a Firenze, prossimo al tentativo di conquistare la cintura UE, peraltro già detenuta nel 2016. Come test è stato scelto il georgiano Edisherashvili (15-7) elemento di buona levatura. Nel cartellone altri tre incontri. Lleggeri: Renna (2-3) c. Stir (Ung. 1-19-3); medi: Sheshi (3-0-1) c. Miano (6-6); mosca f.: Scopece (6) c. Ferenczi (Slk.16-61-7).
Articolo scritto da Giuliano Orlando