Il caso Douglas Costa, le polemiche sul VAR, l’eventuale panchina dell’Inter. Walter Zenga è intervenuto a tutto campo ieri sera a “Pressing”, programma sportivo di Canale 5.
Sullo sputo del bianconero contro Di Francesco l’ex portiere interista non ha usato mezzi termini: “Quante giornate darei a Douglas Costa? In questo caso è la società che deve essere forte, al di là delle giornate di squalifica. Mi aspetto il pugno duro della società perché se no perderebbe forza nello spogliatoio. Le scuse di Douglas Costa sui social? Queste cose non le capisco. Siamo nell’era social e ok, ma mi sarebbe piaciuto vederlo chiedere scusa davanti alle telecamere. Troppo facile andare sopra le righe e poi fare un post. Così non ci si pulisce la coscienza. Non è una questione di club o di comunicazione, doveva passare un secondo davanti alle telecamere e dire che aveva fatto una stupidata. Io se sbaglio, da allenatore, vado in televisione e lo dico.”
In merito alle polemiche sul Var per il mancato rigore di Inter-Parma Zenga non si sbilancia: “L’anno scorso era sperimentale. La cosa strana di quest’anno e, in particolare, degli episodi di Inter-Parma è che non hanno neanche detto all’arbitro di andare a vederli. A me addirittura l’anno scorso al Var hanno confermato l’errore”.
L’Inter, la squadra con cui è diventato grande, è in crisi ma l’ex portiere chiede pazienza: “Spalletti in conferenza stampa ieri ha detto che l’Inter non è stata cattiva e non ha avuto le idee per vincere. Io sulla panchina dell’Inter? Non mettetemi in difficoltà con Spalletti che è un amico. Nella Playstation 2021 forse.
Cristiano Ronaldo ha riportato lustro alla Serie A? “Il nostro calcio all’estero è tornato ad essere visto quello di qualche anno fa, se pensiamo anche alle campagne acquisti di Juve, Milan e Inter. I giocatori sono tornati ad essere attratti dalla Serie A. Il campionato è tornato a essere seguito grazie ai personaggi importanti che sono arrivati”.
Un commento anche sul Milan e Donnarumma: “Gattuso mi piace molto. Anche l’anno scorso quando l’ho sfidato, ci ho parlato a lungo. E’ un bravo allenatore e poi, come Simeone nell’Atletico Madrid, ha un’altra grande caratteristica: sente la squadra e trasmette le sue energie. A me non dispiace come gioca il Milan. Donnarumma troppo discontinuo? Ha 19 anni e ha giocato più di 100 partite nel Milan, non in una squadra di seconda fascia. Ha grandi margini di miglioramento ed è sicuramente il futuro indiscusso del calcio italiano”.
Secondo Zenga anche la Roma può migliorare tanto: “Quando cambi tanto e togli dei punti di riferimento hai bisogno di tempo, di un processo un po’ più lungo. La Roma ha ceduto tre pezzi da 90, come Alisson, Nainggolan e Strootman e quindi i ragazzi che li sostituiscono hanno bisogno di tempo. Di Francesco è un ottimo allenatore e che lavora bene. Sicuramente lui conosce il suo spogliatoio, a volte devi usare la mano pesante, altre volte no: dipende dal rapporto che ha con la squadra”.
Ancelotti e il Napoli? “Se un allenatore ha delle idee differenti è giusto che le imponga e che prosegua per la sua strada. Il Napoli ha cambiato modo di giocare, Ancelotti gioca molto di più con Milik e va più in verticale, rispetto a Sarri che è più per il possesso. Sono due allenatori diversi ed è giusto che portino avanti il loro calcio.”