Dopo l'esaltante vittoria in rimonta a Torino, la Lazio si rituffa nella Champions League dove è attesa dalla trasferta in Russia con lo Zenit, ancora fermo a zero punti.
Dall'inferno al paradiso in 3 minuti, gli ultimi dei 98 di una partita altalenante come poche. E' stato un pomeriggio pieno zeppo di emozioni quello fra Torino e Lazio, che alla fine ha premiato la formazione biancoceleste a dir poco rocambolesca. Basta dire che fino al 95' conducevano i granata 3-2 per far capire di che partita si tratta. A ribaltare tutto sono stati prima il rigore trasformato da Ciro Immobile, che fino a poche ore dalla gara sembrava non dovesse nemmeno giocare per la positività al Covid svanita giusto in tempo per permettergli il rientro lampo, e il gol vittoria segnato da Caicedo che ha mandato in estasi l'ambiente biancoceleste. Adesso c'è da rimanere con i piedi per terra per pensare subito alla trasferta, sempre insidiosa, che attende i capitolini mercoledì in Russia con lo Zenit San Pietroburgo.
L'avventura in Champions League è iniziata subito in maniera positiva per la formazione di Simone Inzaghi, che ha esordito battendo con un convincente 3-1 all'Olimpico il Borussia Dortmund per poi pareggiare 1-1 in Belgio con il Club Brugge. Un punto che è stato oro, perchè ottenuto con una squadra largamente rimaneggiata per via del focolaio che aveva colpito Formello nei giorni attorno. Lo stesso non si può dire per lo Zenit San Pietroburgo, che si trova ancora fermo al palo e in una situazione già quasi disperata. La sconfitta interna con il Club Brugge ha messo subito in salita la strada per i campioni di Russia, che poi non sono stati in grado di contenere la redazione del Borussia Dortmund riuscendo a resistere per 78 minuti, per poi crollare dopo il rigore segnato da Sancho ed essere affondati allo scadere dal solito Haaland, uno che in Champions League bene o male la via del gol la sa trovare sempre.