Zoff, considerato uno dei più grandi portieri della storia del calcio e colui che ha vinto con la maglia azzurra l'Europeo del 1968 e il Mondiale del 1982 da capitano e all'età di quarant'anni, dove ha raggiunto il record di unico giocatore italiano ad aver ottenuto il titolo sia di campione europeo che del mondo a livello di nazionale, ha parlato ai microfoni di "Radio Anch'io Sport" su Radio Uno del momento delicato della squadra di Ventura. Dino la Nazionale l'ha anche allenata dal 1998 al 2000 e nonostante le numerose critiche al mister crede nel progetto azzurro: "Se ho mai passato momenti come quelli che sta vivendo il c.t.? Sì li ho vissuti, ma non sulla mia pelle, bensì su quella di Bearzot ed altri. Sono molto fiducioso, non ho molti patemi: è secondario far bene o male in Albania, andremo sicuramente ai Mondiali".
Nel frattempo l'ex portiere della Juventus dice la sua sul confronto dei giocatori senza lo staff ricorandando un personale episodio: "La riunione a porte chiuse? Nel 1974 ne facemmo una in treno a Stoccarda con Allodi e fu un disastro. Sono venute fuori 2-3 cose che hanno chiuso subito la discussione. Dobbiamo credere nei ruoli e fidarci del tecnico. Ci sono delle regole nella vita del calcio, è il c.t. a dettare la linea, è l'unico responsabile. Io da allenatore mi preoccupavo anche quando i giocatori dicevano cose positive, non era loro compito parlare, ci sono regole precise."
Un piccolo consiglio Zoff lo vuole comunque dare a Ventura: "Capisco che ci sia una situazione delicata come il nostro calcio, dove nei ruoli chiave giocano soprattutto stranieri, ma al di là dei moduli, bisogna cercare qualcosa che vada bene per il poco tempo a disposizione. Per adesso bisogna trovare il meglio del momento, la paura e il tentativo di esorcizzarla non portano a niente".
L'ex portierone è sicuro che l'Italia possa fare bene in Russia: "Preparare un playoff, con due partite di andata e ritorno, porta con sè varie componenti. Bisognerà curare l'approccio ai match, anche perché l'importanza dell'evento aumenta l'adrenalina, ma in fondo il calcio e' sempre uguale. Secondo me non faremo un flop certamente, anche se ci sarà qualche problema a vincere o ad arrivare in finale. Però, in Europa come in Sudamerica, sono 3-4 le nazionali di una certa forza e credo che l'Italia se la possa giocare con tutte".