ZUCCO, MARTIN E SARCHIOTO VINCONO DI FORZA A VERBANIA
di Giuliano Orlando
VERBANIA. La serata allestita dalla OPI Since dei Cherchi e la Boxe Verbania ha riempito il Teatro Maggiore e il Memorial Matteo Del Grosso ha ottenuto successo di pubblico con l’esaurito e di spettacolo offrendo l’emozione di tre vittorie prima del limite. Protagonisti della manifestazione il beniamino locale Ivan Zucco, l’ispano Sandor Martin in odore di mondiale superleggero WBC e il promettente medio romano Giovanni Sarchioto. Tutti e tre hanno dato spettacolo contro avversari sia pure inferiori ma che, prima di arrendersi, si sono battuti con grande generosità. Il pugile di Anzio, Sarchioto (8) contro il francese Brayan Guedes (4-5-1), 25 anni, ha iniziato nel modo giusto, usando il sinistro a stantuffo e variando con colpi alla figura e quello portato al fegato ha costretto il francese a inginocchiarsi facendosi contare. Guedes dimostrando carattere e resistenza ha superato il momento critico cercando a sua volta di replicare con sventole che quasi sempre trovavano il vuoto. Sarchioto, a sua volta, ha continuato a colpirlo in serie, salvo commettere l’errore di fermarsi sulle corde, dove il transalpino aveva buon gioco a sferrare i colpi larghi che qualche volta andavano anche a segno. L’incontro si è concluso al sesto round su consiglio del medico, ritenendo che la ferita alla fronte potesse diventare pericolosa. In realtà, oltre al taglio, Guedes aveva il viso gonfio e l’occhio destro stava per chiudersi. “E’ vero – mi ha detto il pugile romano – debbo capire che quando mi fermo faccio un favore al mio avversario. Il fatto è che mi pare non sia pericoloso e quindi lo sottovaluto. Vedrò di evitare questo atteggiamento, perché è pericoloso”. Alessandro Cherchi attende di conoscere l‘esito della difesa del titolo italiano di Luca Chiancone (8-0-1) il triestino diretto da Massimiliano Duran, che ha allestito a Ferrara mercoledì 26 luglio contro il fiorentino Yassin Hermi (13) per lanciare la sfida al vincitore. “Ne abbiamo parlato dopo il match - mi informa Alessandro - e spero che Giovanni, pugile di talento e intelligente, abbia capito che deve mantenere la concentrazione per tutta la durata del match”. Cherchi è in partenza per gli Stati Uniti, accompagnando l’ex campione d’Europa dei leggeri, Francesco Patera (28-3), 30 anni, visto spesso in Italia, belga di famiglia italiana, che sabato prossimo sul ring di Shawnee in Oklahoma, affronta l’imbattuto Keyhawn Davis (8), argento ai Giochi di Tokyo 2021, battuto in finale dal cubano Andy Cruz, (appena passato professionista a sua volta) con un verdetto ritenuto da molti sconcertante. Spettacolare anche il match che visto sul ring, il superleggero Sandor Martin (41-3), lo spagnolo guidato dalla OPI e l’ex campione italiano Arblin Kaba (15-4-1), titolare della cintura del Mediterraneo WBC. Il barcellonese europeo dal 2017 al 2021, il 10 dicembre 2022 al Madison Square Garden di New York per l’International WBO, sfiorò la clamorosa vittoria contro Teofimo Lopez, messo al tappeto nel secondo round. Il verdetto finale premiò l’americano per split decision. Lo stesso Lopez, il 10 giugno conquistava il WBO battendo l’inglese Josh Taylor (19-1) in 12 riprese. Nel frattempo Martin diventava sfidante ufficiale di Regis Prograis (28), 34 anni, residente a Houston nel Texas, mancino dal sinistro micidiale, come dimostrano ii 24 KO su 29 vittorie e una sola sconfitta, peraltro discutibile, subita il 26 ottobre 2019 a Londra contro l’inglese Josh Taylor, al quale lasciò le cinture WBA e WBC. Che riprese (WBC) lo scorso novembre mettendo KO all’undicesimo tempo il connazionale Josè Zepeda (36-3), 34 anni, già in netto svantaggio. Il WBC ha indicato Martin primo sfidante. Prima di questa opportunità, ha chiesto ai Cherchi un match di collaudo impegnativo. Nulla di meglio come avversario di un pugile come Kaba, nato in Albania, trasferitosi giovanissimo nel foggiano, a Rocchetta Sant’Antonio, dove apprende i primi rudimenti della boxe. Si sposta a Bologna per studiare e nel contempo frequenta la palestra Boxe Le Torri del maestro Paolo Pesci. Nel 2019 ottiene la cittadinanza italiana, e nello stesso anno diventa campione nazionale battendo Ballisai. Perde la cintura alla terza difesa, contro Charly Metonyekpon, con un verdetto bugiardo. Come da pronostico, Martin si è imposto al sesto round per abbandono, ma per tre round Kaba ha combattuto alla pari del più quotato avversario. Poi la velocità e precisione dello spagnolo ha fatto la differenza, ma la prova di Kaba è da elogiare. Il suo maestro Paolo Pesci, spiega la decisione di gettare la spugna: “Kaba voleva continuare ma il problema all’orecchio dovuto ad un colpo, rendeva il match squilibrato. La boxe è questa e dobbiamo accettare ogni situazione. Comunque il mio pugile ha dimostrato che al meglio si può battere bene anche contro un signor campione come Martin”. Il ragazzo di casa Ivan Zucco, tornato a combattere davanti al proprio pubblico, dopo l’importante vittoria dello scorso 23 marzo sul ring dell’Allianz di Milano, sul quotato inglese Germain Brown (12-2) che dopo quella sconfitta non è più risalito sul quadrato. Nell’occasione Zucco disputò un match perfetto sul piano tattico, costruendo il successo con grande lucidità. A Verbania ha affrontato il francese Baptiste Castegnaro (16-25) collaudatore esperto di 32 anni, attivo dal 2013, reduce dal successo per KO al quarto round sul connazionale Kevin Thomas Cojean (29-13-3), già campione di Francia nel 2021 e sfidante all’Unione Europea mediomassimi. Zucco ha vinto con un destro alla mascella tremendo al quarto tempo. Il pugno molto spettacolare ha avuto conseguenze negative per lo sfortunato francese, ricoverato in ospedale dove gli hanno riscontrato la frattura della mandibola e la conseguente riduzione. Per fortuna non ha battuto la testa, in quanto la corda del ring ne ha attutito la caduta. Dopo gli esami ha lasciato la struttura sanitaria potendo rientrare in Francia a Mancherpime nella Gironda dove risiede. Zucco difenderà il titolo Internazionale WBC supermedi il 10 novembre all’Allianz di Milano. Il verbanese ha vinto di forza, facendo svoltare la sfida che nei primi due round, non solo è stata equilibrata, ma Zocco è parso statico e impreciso, subendo parecchi colpi. Una volta scioltosi ha tempestato l’avversario fino alla conclusione. In apertura il superpiuma Francesco Grandelli (17-2-2), ex campione italiano e sfortunato nell’assalto europeo contro Mauro Forte in maggio, ritrova dopo anni il veterano Emiliano Salvini (19-43-2) 44 anni, giocando al gatto col topo, vincendo in scioltezza. Giuliano Orlando