L'accusa è di quelle importanti: il Sole 24 Ore e Repubblica riportano i capi di accusa del Milan nei confronti di Marco Fassone, ex AD licenziato in estate prima dell'arrivo di Leonardo, uomo scelto per fare il mercato dalla nuova proprietà. Secondo le indiscrezioni, Fassone avrebbe fatto pedinare per giorni e giorni giornalisti per capire chi fossero le loro fonti con lo scopo di arginare la fuga di notizie e capire appunto il responsabile degli scoop dei giornalisti, tra cui anche Carlo Festa de Il Sole 24 Ore.
A rivelarlo sarebbe una lettera con cui la società investigativa Carpinvest - assunta ad hoc da Fassone, secondo l'accusa - avrebbe informato il Milan circa la fuga di notizie per il mancato pagamento di alcune tranche da parte di Yonghong Li che poi risulta uscire di scena pochi mesi dopo. Il tutto risale a gennaio quando più giornali hanno riportato i piani industriali del Milan e i dettagli economici, ma soprattutto iniziano ad affiorare i guai finanziari della proprietà cinese. Anche alcuni dipendenti del club vennero controllati, sospettati di aver parlato con i giornalisti. Vengono analizzati smartphone e tablet per capire se la fuga di notizie fosse partita da lì. Attività di controllo che ebbe, tuttavia, esito negativo.