Tra i protagonisti più attesi dell’incontro di andata di Champions League tra l’Atletico Madrid e la Juventus, in programma questa sera al Wanda Metropolitano, c’è sicuramente Alvaro Morata, tornato a Madrid dopo la poco esaltante avventura al Chelsea. Per l’attaccante spagnolo, cresciuto proprio nel club madrileno ma poi “cresciuto” nel calcio che conta con le maglie di Real e Juventus, è l’occasione giusta per segnare la prima rete con i colchoneros e dare una gioia ai suoi tifosi, e proprio contro la sua (ex) squadra del cuore che “spero vinca sempre, tranne quando gioca contro di noi”, ha precisato Morata in un’intervista al quotidiano As.
“Se segno stasera non posso non festeggiare il primo gol con l'Atletico. Sicuramente a Torino rispetterei al massimo i tifosi della Juve che penso possano capire se esulto a Madrid per un gol, così come i tifosi dell'Atletico possono capire se non esulto in caso di gol a Torino”, ha dichiarato l’attaccante spagnolo. A cercare di ostacolarlo troverà sulla sua strada Leonardo Bonucci, suo ex compagno che ha recuperato dall’infortunio e stasera sarà regolarmente in campo a marcarlo stretto, o meglio a picchiarlo, per usare l’espressione, ovviamente ironica, usata ieri dal difensore. E Morata ha voluto rispondere alla “provocazione” dicendo che “spero che mi picchi... altrimenti sarebbe una cosa positiva per loro”. Per quanto riguarda il match non si sbilancia sul risultato finale ma alla domanda sui favori del pronostico per la squadra italiana ricorda che “quando c'è stato il sorteggio i giocatori della Juventus non erano molto contenti di trovare l'Atletico. Li conosco, ci rispettano come noi rispettiamo loro”. La parola passa ora al campo.