Manca da un mese e mezzo la vittoria al Napoli, che ospita al San Paolo il Genk fanalino di coda e già eliminato da tutto. I partenopei, in difficoltà in campionato, sono messi senz'altro meglio in Champions League: rischierebbero l'eliminazione solo se il Liverpool perdesse in Austria con il Salisburgo, mentre battendo il Genk possono ancora sperare nel primo posto.
Sembra senza uscita il tunnel in cui è andato a incunearsi il Napoli da 45 giorni a questa parte. E' dal 23 ottobre, con il 3-2 conquistato in Austria contro il Salisburgo, che i partenopei non riassaporano il dolce gusto della vittoria. Un successo che, a conti fatti, potrebbe tuttavia risultare decisivo per il superamento del turno in un girone dove la formazione di Carlo Ancelotti ha il merito di essere l'unica imbattuta, portando a casa 4 punti contro i campioni d'Europa del Liverpool e riuscendo a uscire indenne ad Anfield Road. Impresa che di questi tempi non è affatto di poco conto. Il problema è che delle 5 partite positive, 3 si sono concluse con il pareggio ed è per questo che gli azzurri devono attendere l'ultima giornata prima di potersi dire qualificati agli ottavi di finale.
Un obiettivo che resta ampiamente alla portata. Per raggiungerlo infatti potrebbe non essere nemmeno necessario dovre battere il Genk perchè a meno di un clamoroso suicidio dei Reds a Salisburgo, cosa che riteniamo poco probabile, il passaggio del turno sarebbe comunque cosa fatta. Se la formazione di Klopp invece dovesse rispettare il pronostico, al contrario, una vittoria sui belgi non basterebbe per chiudere al primo posto. La partita con i belgi, se in Austria dovesse andare come da previsione, più che per la classifica del girone è importante per uscire dal momento assai delicato che sta vivendo il Napoli, che anche a Udine ha incontrato delle difficoltà che in altri tempi probabilmente non avrebbe nemmeno messo in preventivo.
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