Niente promesse per i tifosi arrabbiati dopo il ko di Udine, anzi. Kolarov nella conferenza stampa di Champions League risponde piccato a una precisa domanda: “Cosa mi sento di promettere? Niente, se non di fare il mio lavoro al massimo - ha detto il terzino serbo -. Il tifoso ha il diritto di arrabbiarsi, ma deve essere consapevole che di calcio ne capisce poco. Per esempio io non mi metterei mai a dare consigli a Djokovic sul tennis, soprattutto dal punto di vista tattico”.
All’Olimpico arriva il Real Madrid, anch’esso in crisi di gioco e di risultati: “I Blancos sono la squadra che dobbiamo battere per avere più fiducia in chiave campionato. All’andata erano nel miglior momento della gestione Lopetegui. Oggi non stanno benissimo, però sono sempre una grande squadra: dobbiamo cercare di togliergli il possesso, perché loro in palleggio sono troppo forti. Ma troveranno una squadra aggressiva e determinata”.
Sul campionato il serbo conferma: “Ci manca continuità. I giovani fanno bene una partita e l'altra no, ma rientra nel percorso di crescita. Anche noi "anziani" dobbiamo aiutarli. Sono convinto che ci possano dare una mano, già contro il Real Madrid spero”.