Alla vigilia del suo esordio al Masters 1000 di Madrid, Roger Federer ha parlato del suo ritorno sulla terra rossa dopo tre anni di assenza commentando che si tratta di "una sfida con me stesso: le scivolate, gli scambi da fondo, la palla più arrotata. Questo tipo di tennis mi mancava. Che funzioni ancora in partita è tutto da verificare".
Il tennista svizzero ha poi smentito, per la gioia dei suo tantissimi ammiratori, le voci su un possibile ritiro a fine stagione. "Il mio ritiro non sarà perfetto. Nessuno ha detto che dovrò farlo quando vincerò un altro Slam, o che lo farò in una finale. Potrebbe succedere in molti altri modi. Del tipo che vado in vacanza e non torno più a giocare. In un torneo qualsiasi, annunciandolo a sorpresa. Basta che sia alle mie condizioni, ovvero non a causa di un infortunio o altro. Sono molto rilassato, non sarà un dramma chiudere la mia carriera. Da quando ho 6 anni giocare a tennis è la cosa che più mi piace fare al mondo. Ho una moglie meravigliosa, un team che mi aiuta, vinco ancora match dentro a stadi pieni di passione. Tutto questo mi fa andare avanti", ha dichiarato Roger Federer che ha anche svelato quale sia stata la vittoria-capolavoro della sua straodinaria carriera: "Se devo proprio scegliere, direi la finale dell’Australian Open 2017. Perché ha tutti gli ingredienti di un evento irripetibile: io che torno dopo un lungo infortunio senza sapere cosa aspettarmi, una densità di colpi vincenti nel quinto set di cui mi stupisco ancora oggi, Nadal dall’altra parte della rete. È surreale pensare di aver vinto quel torneo”.