Lunga intervista concessa a DAZN da Giorgio Chiellini, difensore e leader della Juventus. Inevitabili le domande sui primi momenti in bianconero fino ai giorni nostri "Del Piero mi ha accolto a Torino quando avevo 21 anni, nei primi mesi mi sentivo inadeguato in mezzo a tanti campioni, ma lui ha sempre cercato di farmi sentire parte del gruppo nonostante avessi interessi completamente diversi. Ed è quello che sto cercando di fare io con i ragazzi nuovi che arrivano... tipo Cristiano Ronaldo! Poter essere paragonato a Scirea, non tanto nello stile di gioco quanto nei valori che porto avanti, mi rende orgoglioso. Quelle scritte non sono contro la persona, quello è odio verso il club: il calcio è una valvola di sfogo, speriamo che piano piano si riesca a educare al tifo positivo e non all’odio verso gli altri. Buffon è una persona con cui ho condiviso tutto, tra Nazionale e Juve passavo con lui 300 giorni l’anno: quello che gli invidio è la capacità di toccare le corde giuste in quei momenti della stagione in cui il capitano deve compattare il gruppo. E Gigi riusciva ad arrivarti dentro”.
Chiellini, da vero leader, non pretende cali di attenzione e sottolinea gli errori da evitare: “Quel pareggio col Genoa sono due punti regalati, con tutto il rispetto. E poi siamo arrivati troppe volte nel finale di partita sull’1-0: quasi sempre l’episodio ci ha detto bene anche grazie al nostro atteggiamento, però poi succede che col Manchester la paghi con gli interessi”. Chi è l'attaccante più difficile da marcare? Chiellini non ha dubbi: “Icardi dentro l’area di rigore è il secondo miglior giocatore che mi sia capitato di marcare, perché ti disintegra mentalmente. Il primo, per fortuna, da quest’anno gioca insieme a me”. Ora per la Juventus, dopo il KO con lo Young Boys, arriva l'esame Torino: “Il Torino è cresciuto tanto, ha fisicità e sono bravi nelle ripartenze: con Mazzarri hanno fatto un upgrade importante, possono mirare all’Europa e quindi possono metterci in difficoltà. È una squadra che mi sta simpatica, a parte quei 180 minuti in cui siamo rivali. Cristiano ha già capito che due partite non sono come le altre: quella contro l’Inter e quella col Toro”, dichiara Chiellini.