Possibile nuova tempesta riguardante il calcio giovanile. Dopo la polemica sulla "politica" del PSG che schedava i giovani in base all'etnia, ecco scoppiare un nuovo caso. Questa volta, secondo quanto riportato dal The Guardian, a finire sotto la lente di ingradimento sono alcuni club di Premier League. Il Chelsea ed altre quattro squadre - i nomi, a parte i Blues, non sono stati rivelati - avrebbero violato alcune regole della FIFA in merito al tesseramento di giovani calciatori stranieri al di sotto dei 18 anni. Il regolamento vieta il trasferimento internazionale di minorenni, a meno che non siano emigrati con la famiglia per motivi non calcistici o se sia il ragazzo sia il club si trovano a una distanza massima di 50 km dal confine nazionale.
Secondo il tabloid inglese, il Chelsea (leggi qui la storia inedita di Kanté) è finito nel mirino della FIFA per circa 20 operazioni, 13 delle quali sono relative a minorenni: la più eclatante riguarda l'arrivo di Bertrand Traoré ai Blues nel gennaio del 2014, giorno in cui l'attaccante firmò il suo contratto con il Chelsea sebbene il suo nome figurasse in distinta già in un match contro l'Under 18 dell'Arsenal quando aveva 16 anni. La FIFA ha annunciato l'avvio di indagini in merito e avverte che ci potrebbero essere sanzioni forti. Si parla di chiusura del mercato per un paio di stagioni (lo stesso che accadde in Liga con Real Madrid e Barcellona) anche se dal fronte Chelsea traspare ottimismo e relativa tranquillità circa la risoluzione positiva e senza conseguente del caso.