L'impresa di Cleveland è, in gran parte, merito suo e nessuno può insinuare qualcosa che lo neghi: LeBron James, approdato in estate ai Los Angeles Lakers, ha da poco festeggiato - ieri - 34 anni di età e, nel corso di un'intervista concessa a ESPN, ha raccontato le sensazioni provate nel 2016 quando, dopo 52 anni di assenza, la città dell'Ohio ha potuto festeggiare il titolo NBA.
"I Golden State Warriors erano la miglior squadra mai assemblata. L'impresa del 2016 è irripetibile, l'unico momento in cui ho pensato di aver fatto qualcosa di speciale. Mi sono sentito davvero super per aver vinto un titolo a Cleveland dopo 52 anni di digiuno. Tutti mi hanno visto piangere, come se quelle lacrime riassumessero l'attesa di una intera comunità. Poi mi sono fermato a pensare un attimo e mi sono detto: "Forse questa vittoria mi ha reso il giocatore più grande di tutti i tempi'. E' una sensazione che mi ha accompagnato una sola volta in tutta la mia carriera", ha dichiarato LeBron che, dopo la sconfitta in finale nel 2017 sempre contro Golden State, ha deciso di lanciarsi in una nuova avventura a LA.